Unione ipostatica (in greco antico: ὑπόστασις?, hypóstasis, significa sedimento, fondazione, sostanza o sussistenza) è un termine della teologia cristiana, usato nella cristologia tradizionale per descrivere l'unione della divinità e umanità di Cristo in una ipostasi.[3]
Il primo concilio di Efeso riconobbe questa dottrina e affermò la sua importanza, sostenendo che l'umanità e la divinità di Gesù Cristo sono in unione secondo la natura e l'ipostasi nel Logos:[4]
«Il Verbo, unendosi ipostaticamente ad una carne animata da un'anima razionale, si fece uomo in modo ineffabile e incomprensibile e si è chiamato figlio dell'uomo, non assumendo solo la volontà e neppure la sola persona. Sono diverse, cioè, le nature che si uniscono, ma uno solo è il Cristo e Figlio che risulta. Non che questa unità annulli la differenza delle nature, ma piuttosto la divinità e l'umanità formano un solo Cristo e Figlio che risulta da esse.»